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Alfa Romeo: il 26 aprile novità importante per il Biscione?

Il prossimo 26 aprile 2017 potrebbe essere un giorno importante per il Biscione, vediamo insieme il perchè

Alfa Romeo
Alfa Romeo

Il prossimo 26 aprile 2017 potrebbe essere davvero una giornata campale per la casa automobilistica del Biscione. Infatti da fonte sindacale già nelle scorse settimane è stato diffuso il pettegolezzo che quel giorno durante la riunione in cui i vertici di Fiat Chrysler Automobiles illustreranno nel dettaglio i risultati del primo trimestre 2017 per il gruppo italo americano, un’importante rivelazione potrebbe arrivare per quanto riguarda Alfa Romeo. In quel giorno infatti potrebbe essere rivelato quale sarà ufficialmente il terzo modello del nuovo corso della casa automobilistica milanese che già negli scorsi anni ha tirato fuori dal cappello vetture del calibro di Alfa Romeo Giulia e Stelvio. 

 

Alfa Romeo grossa novità il 26 aprile?

Ovviamente si tratta di un’indiscrezione che per il momento non ha nulla di certo, sebbene siano in tanti a dire che in effetti qualche annuncio importante potrebbe avvenire in quella occasione. Mancando poche ore ormai al delicato appuntamento non resta che aspettare e vedere se realmente verrà svelato il modello che uscirà dallo stabilimento Fiat Chrysler Automobiles di Cassino. Qualcuno ritiene che si possa trattare del celebre Alfa Romeo Crossover che potrebbe essere il modello giusto per dare l’assalto al mercato auto a livello internazionale ed in particolare ai maggiori mercati auto del mondo che ben accoglierebbero un simile modello.

Alfa Romeo C-Suv
Alfa Romeo C-Suv: sarà lui il prossimo modello ad arrivare nella gamma della casa del Biscione?

Sarà Alfa Romeo C-Suv il prossimo modello ad essere annunciato dai vertici di Fiat Chrysler?

Sempre a proposito di questo fantomatico Alfa Romeo C-Suv è trapelata anche la voce che la sua produzione possa cominciare a Cassino ma poi emigrare nei prossimi anni a Pomigliano dove dal 2019 non dovrebbe più venire prodotta Fiat Panda che con l’arrivo della nuova generazione attesa proprio in quell’anno dovrebbe emigrare in Polonia dove ad attenderla troverà costi di manodopera nettamente più bassi.

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