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Alfa Romeo: Alfredo Altavilla annuncia l’entrata in Altagamma per il Brand del Biscione

La celebre casa automobilistica del Biscione viene accolta nella fondazione Altagamma, Alfa Romeo raggiunge Maserati

Alfa Romeo
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Alfa Romeo raggiunge finalmente Maserati e viene accolta in Altagamma. La notizia è stata data dal responsabile nella regione EMEA per Fiat Chrysler automobiles, Alfredo Altavilla. Il top manager del gruppo italo americano di Sergio Marchionne ha confermato l’importante novità mentre si trovava nello Spazio Zegna di Milano in occasione della settimana del Design. Era da tempo che si vociferava dell’entrata di Alfa Romeo nella fondazione che è stata fondata da Santo Versace ed è presieduta da Riccardo Illy. Altagamma mira a promuovere l’eccellenza del made in Italy raccogliendo e pubblicizzando in tutto il mondo tutte quelle imprese che si sono distinte nei rispettivi campi diventando degne portacolori del made in Italy nel mondo. 

Alfa Romeo entra finalmente in Altagamma

Alfa Romeo, tra l’altro non è nemmeno la prima casa automobilistica di Fiat Chrysler Automobiles ad entrare in Altagamma. Già nei mesi scorsi anche Maserati era stata accettata. Dunque il gruppo di Sergio Marchionne fa il Bis, ma del resto Alfa Romeo non poteva di certo mancare tra le protagoniste del made in Italy essendo una delle massime espressioni dell’Italia nel settore automotive. Anche questa notizia fa capire in maniera piuttosto evidente come negli ultimi tempi le cose per la casa automobilistica milanese siano migliorate tantissimo. La reputazione del Biscione sta tornano quella di un tempo e ne giova naturalmente l’immagine che nel mondo il marchio di FCA riceverà grazie a questa novità.

Alfa Romeo Stelvio
Alfa Romeo entra a far parte di Altagamma insieme a Maserati

Un legame fondamentale per il successo del Biscione all’estero

Ricordiamo anche che Altagamma si propone di promuovere il design dei prodotti di lusso italiani nel mondo. Il legame con Altagamma è molto importante per Alfa Romeo  in quanto questo legame potrebbe garantire al Biscione una maggiore facilità di imporsi all’estero come ambasciatore del made in Italy nel settore automotive.

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