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Fiat Chrysler eliminerà 300 posti di lavoro in Canada

Fiat Chrysler Automobiles ha appena annunciato che eliminerà 300 posti di lavoro nello stabilimento di Windsor in Canada nei prossimi mesi

Arrivano brutte notizie dal Canada per Fiat Chrysler Automobiles. Il gruppo italo americano guidato dal numero uno, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, ha appena annunciato che eliminerà 300 posti di lavoro. Il taglio di posti di lavoro avverrà esattamente nel settore dei Trasporti del famoso stabilimento Fiat Chrysler Automobiles sito a Windsor in Ontario. In questa fabbrica ricordiamo che vengono prodotte e assemblate i minivan Chrysler Pacifica e Dodge Grand Caravan. A quanto pare, le attività svolte dai lavoratori che perderanno il posto di lavoro saranno esternalizzate, ha detto il portavoce del produttore automobilistico italo americano.

Secondo Dino Chiodo, presidente della Unifor, l’annuncio ha lasciato molti lavoratori ansiosi, ma ha ribadito che il caso era ben lungi dall’essere “finito”. “Penso che senza controllare il settore Trasporti, non è possibile costruire una macchina”, ha detto in un’intervista.”Da Fiat Chrysler sembrano essere molto seri a questo proposito, ma non siamo disposti ad aspettare e lasciare che ciò accada”, ha aggiunto. Unifor esaminerà la questione con il suo ufficio legale e la sua leadership nazionale. Inoltre il sindacato che difende i lavoratori di Fiat Chrysler ha in programma di incontrarsi con i dipendenti più presto.

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Fiat Chrysler
Fiat Chrysler Automobiles: arrivano cattive notizie dal Canada per il gruppo guidato dal numero uno Sergio Marchionne

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Secondo M. Chiodo, il produttore italo americano ha cercato in passato di esternalizzare il lavoro alle aziende che hanno pagato i lavoratori da 15 a 17 dollari canadesi l’ora, ma fino ad ora questo obiettivo non è riuscito a FCA. Il leader sindacale ha anche detto che l’outsourcing potrebbe porre problemi per il livello di sicurezza se un’altra società inizi a lavorare, ma da questa decisione potrebbero derivare anche determinati rischi di maggiori costi aggiuntivi. Vedremo dunque cosa accadrà nelle prossime settimane in proposito.

 

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