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Fiat Chrysler: in settimana prossima si dovrebbe risolvere la disputa tra Germania e Italia

Fiat Chrysler
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 Fonti interne all’Unione Europea dicono che in settimana prossima si dovrebbe risolvere con esito positivo la mediazione UE nella disputa tra Italia e Germania per quanto riguarda le vicende legate a Fiat Chrysler Automobiles. Secondo quanto riporta Ansa, sarebbe stata raggiunta un’intesa sui rimedi per risolvere la questione.

Ci riferiamo ovviamente alle accuse lanciate dal Ministro dei Trasporti Tedesco Alexander Dobrindt, che aveva accusato alcuni modelli di Fiat Chrysler di non rispettare i limiti relativi alle emissioni nocive.  L’intesa comunque non riguarderebbe una valutazione sul software presente nei modelli di FCA  accusato di servire a truccare i dati sulle emissioni.

Fiat Chrysler Automobiles: esito positivo per la mediazione dell’Unione Europea nella disputa tra Italia e Germania

Sulla legalità o meno di questo dispositivo verrà effettuata un’indagine a parte. Per il momento però sarebbe stata trovata l’intesa tra Italia e Germania attraverso la mediazione dell’Unione Europea sulle misure della riparazione. Questo significa che più avanti la vicenda relativa a Fiat Chrysler Automobiles potrebbe arricchirsi di nuovi capitoli.

Per il momento però il pericolo sembra essere stato scongiurato.  Nelle scorse settimane c’erano state forti tensioni tra i membri del governo tedesco e quelli dell’esecutivo italiano. Basti ricordare le dure parole del Ministro Calenda che aveva invitato i colleghi tedeschi ad occuparsi di Volkswagen. 

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Fiat Chrysler: la mediazione dell’Unione Europea nella disputa tra Italia e Germania sarebbe giunta ad una conclusione positiva

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Si attendono novità nelle prossime settimane sulle vicende

Vi aggiorneremo naturalmente qualora dovessero arrivare novità importanti sulla vicenda che per parecchi giorni ha tenuto con il fiato sospeso i vertici di Fiat Chrysler Automobiles che già erano stati colpiti dalle gravi accuse lanciate negli Stati Uniti dall’EPA secondo cui alcuni veicoli del gruppo guidato da Sergio Marchionne avrebbero violato i limiti consentiti dalla legge sulle emissioni.

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