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La Tipo 308 (1938)

Nel 1938 la formula dei Gran Premi viene modificata e la cilindrata massima ammessa viene portata da 4,5 litri a tre litri. Contemporaneamente viene chiusa la Scuderia Ferrari e tutto il materiale trasferito al Portello con il nome di Alfa Corse, inizialmente guidato proprio da Enzo Ferrari.
La prima risposta del Biscione alle nuove norme è la Tipo 308, una monoposto snella costruita in quattro esemplari. La base di partenza è la spider 8C 2900 B, che ben aveva figurato nelle gare per vetture Sport. Il telaio viene modificato per portare il posto di guida al centro, ed anche il passo viene ridotto. Le sospensioni sono indipendenti, il cambio è al posteriore, in blocco con il differenziale e gli pneumatici più larghi al retrotreno, ma il propulsore è ancora quell’otto cilindri in linea biblocco in lega leggera, sovralimentato con due compressori Roots che aveva visto la luce per la prima volta sulla Gran Premio Tipo B del 1931! Grazie ai vari perfezionamenti, la potenza massima è ora di 295 CV, un valore ancora troppo basso per competere contro le modernissime monoposto Mercedes ed Auto Union che erogano rispettivamente 468 e 420 CV.

 

La carrozzeria, piuttosto curata dal punti di vista aerodinamico, anticipa molti stilemi che giungeranno a maturazione – ed ad imperitura fama – con la Tipo 158 “Alfetta”, progettata nello stesso periodo per la categoria “voiturettes” da un litro e mezzo. All’Alfa Romeo non restano che le briciole, o le grandi imprese dei suoi piloti. Tuttavia, quando a Pau, nella gara d’esordio, la vettura di Tazio Nuvolari si incendia causandogli diverse ustioni, anche il Mantovano getta la spugna e passa all’Auto Union. L’unica affermazione sarà il Gran Premio di Rio de Janeiro vinto da Carlo Pintacuda, ma le 308 continueranno la loro carriera, spesso con risultati lusinghieri, anche nell’immediato dopoguerra, in attesa che la nuova Formula 1, varata nel 1950, mettesse definitivamente ordine nei regolamenti.


SCHEDA TECNICA
Motore anteriore, longitudinale verticale, 8 cilindri in linea
Struttura biblocco e teste in lega leggera
Cilindrata cc 2991
Alesaggio x corsa mm 69×100
Distribuzione 2 alberi a camme in testa con comando a ingranaggi
Numero valvole 2 per cilindro
Rapporto di compressione 6:1
Alimentazione 2 carburatori doppio corpo e compressore volumetrici
Accensione a magnete
Raffreddamento a liquido
Lubrificazione a carter umido
Potenza massima 295 CV a 6000 giri/min
Trazione posteriore
Frizione pluridisco a secco
Cambio posteriore, 4 marce + RM
Telaio longheroni e traverse in lamiera di acciaio
Sospensione anteriore ruote indipendenti, braccio obliquo, braccio trasversale molle elicoidali, ammortizzatori idraulici
Sospensione posteriore ruote indipendenti, braccio obliquo, balestra trasversale, ammortizzatori idraulici e a frizione
Freni a tamburo, idraulici
Sterzo vite e settore
Serbatoio carburante capacità litri 170
Velocità massima km/h 260

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