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Fiat Chrysler: Codacons presenta esposto in procura a Torino

Fiat Chrysler
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Fiat Chrysler è stata presa di mira dal Codacons. La celebre associazione dei consumatori ha presentato un esposto in procura a Torino per chiedere accertamenti sulle auto del gruppo italo americano. Questo è stato fatto per capire cioè se le auto diesel ‘incriminate’ negli USA dall’Agenzia per la protezione ambientale siano arrivate anche nel nostro paese. I rappresentanti del Codacons ritengono sia doveroso questo accertamento per tutelare i consumatori italiani, visto e considerato che in Italia il gruppo Fiat Chrysler ha raggiunto una quota pari quasi al 29 per cento del mercato nel suo complesso. In particolare il marchio Jeep è cresciuto del 35 per cento.

Fiat Chrysler: il Codacons chiede notizie sulle auto vendute in Italia

Proprio Jeep è uno dei brand coinvolti negli Stati Uniti dal nuovo scandalo. Alcuni modelli del gruppo Fiat Chrysler, si tratterebbe di oltre 100 mila per l’esattezza non rispetterebbero i limiti di emissioni previsti dalla legge Il rischio è che il gruppo di Sergio Marchionne debba pagare 4,6 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’Italia lo stesso Codacons ritiene che l’ipotesi che queste vetture siano state vendute anche da noi è abbastanza remoto, visto che lo stesso amministratore delegato Sergio Marchionne ha escluso questa possibilità.

Carlo Rienzi, Presidente di Codacons, promette di seguire personalmente la vicenda. Nel caso sia accertamento un coinvolgimento di auto italiane, al pari di quanto avvenuto con Volkswagen, l’associazione dei consumatori assisterà i clienti italiani che vorranno intraprendere eventuali azioni legali contro il gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

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Fiat dieselgate
Fiat Chrysler: il Codacons presenta un esposto in procura per sapere se il dieselgate coinvolge anche l’Italia

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Nel frattempo la notizia ha fatto il giro del mondo. Fiat Chrysler attraverso i suoi rappresentanti tende a minimizzare le accuse che le sono arrivate, affermando che la sua posizione è molto lontana da quella di Volkswagen. Sergio Marchionne teme di essere rimasto coinvolto in una disputa politica tra amministrazione Obama e Trump, gli analisti comunque sono ottimisti. Infatti il titolo in Borsa ieri è risalito, segnale che alla fine la posizione di FCA si potrebbe anche alleggerire molto con il passare dei giorni.