in

Fiat Chrysler nega di essere come Volkswagen, il titolo recupera in Borsa

Fiat Chrysler
Fiat Chrysler

Le notizie giunte ieri dagli Stati Uniti hanno rappresentato un vero e proprio terremoto per il gruppo italo americano Fiat Chrysler Automobiles. Questo ha provocato un crollo in Borsa che ha spinto il numero uno del gruppo, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, ad intervenire sulla vicenda. Ovviamente il Boss di Fiat Chrysler ha respinto tutte le accuse affermando che la posizione del suo gruppo è totalmente diversa da quella della società tedesca Volkswagen, a cui la stampa di tutto il mondo ieri ha accostato FCA. Ovviamente i media internazionali hanno dato grande risalto alla notizia e questo ha provocato un po’ di panico sui mercati. Oggi però per il titolo di FCA le cose sembrano andare decisamente meglio rispetto a ieri.

Fiat Chrysler: Obama nega suo coinvolgimento nel caso

Nel frattempo dagli Stati Uniti è arrivata una precisazione da parte dell’amministrazione Obama. Il governo degli Stati Uniti, che tra pochi giorni lascerà spazio a quello di Donald Trump, ha negato qualsiasi coinvolgimento con le indagini che riguardano Fiat Chrysler. La decisione di rendere pubbliche le infrazioni di FCA, infatti a differenza di quanto ipotizzato in queste ore dalla stampa, non sarebbero partita dalla Casa Bianca ma sarebbe stata una decisione autonoma dell’EPA, l’Agenzia per la Protezione ambientale americana. 

Leggi anche: Alfa Romeo Stelvio e Giulia, appuntamenti importanti a gennaio 2017

Fiat dieselgate
Fiat Chrysler accusata di Dieselgate dall’Agenzia della protezione ambientale americana

Leggi anche: Ferrari, Alfa Romeo e Maserati protagoniste all’asta di Sotheby’s

Marchionne infastidito dal modo in cui le notizie sono trapelate

Nel frattempo Sergio Marchionne si dice molto arrabbiato in quanto non si aspettava un simile trattamento dopo che sono mesi che collabora con l’EPA per soddisfare le sue richieste e dunque la diffusione di tali notizie che ha danneggiato il suo gruppo rappresenta un vero e proprio smacco che l’amministratore delegato proprio non si aspettava in questo momento così delicato per la sua azienda.

Secondo Forbes, il recupero di Fiat Chrysler in Borsa è dovuto al fatto che anche gli analisti concordano con Sergio Marchionne. Questi infatti ritengono che le principali differenze tra la situazione di FCA e quella di Volkswagen sia che mentre le violazioni dei tedeschi sono state premeditate a causa della presenza di dispositivi di manipolazione, le trasgressioni di FCA, se provate, erano probabilmente di natura accidentale o tecnica. Questo dunque dovrebbe alleggerire la posizione del gruppo di Sergio Marchionne e fa comprendere il perchè il titolo in Borsa sia tornato già subito a salire.

Lascia un commento