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Fiat Chrysler nei guai per la morte di Anton Yelchin

Fiat Chrysler nei guai
Fiat Chrysler nei guai: I genitori di Anton Yelchin pronti a citare in giudizio Fiat Chrysler per omicidio colposo

I genitori di Anton Yelchin sarebbero seriamente intenzionati a presentare una querela per omissione di soccorso nei confronti di Fiat Chrysler.  L’attore, noto per i ruoli in Star Trek e Green Room, morto nello scorso mese di giugno dopo che la sua Jeep Grand Cherokee lo ha schiacciato nella sua casa di Los Angeles. L’automobile di Fiat Chrysler ricordiamo che era sotto di richiamo per problemi con la leva del cambio. Secondo Variety , ci  sarebbero stati più di 700 reclami in merito alla questione, che potrebbe aver causato 266 incidenti.  Viktor e Irina Yelchin, genitori della star, oltre a citare in giudizio Fiat Chrysler sarebbero pronti a fare causa anche a AutoNation e ZF  società del Nord America, che ha prodotto la leva del cambio.

I genitori di Anton intenzionai a fare causa a Fiat Chrysler

La coppia al momento detiene il controllo della tenuta del defunto attore, il quale non ha lasciato un testamento. Secondo alcune voci, il 27 enne attore ora defunto  avrebbe lasciato n patrimonio del valore di 1,3 milioni di dollari. Il mese scorso, i suoi genitori avevano utilizzato una pubblicità  su Hollywood Reporter per esprimere la loro gratitudine per il sostegno che avevano ricevuto.”A tutti voi che avete inviato fiori e regali”, si legge, «per le condoglianze e per le parole gentili e per tutti coloro che sono  venuti a celebrare la vita del nostro caro figlio, Anton. Siamo profondamente grati per il vostro amore incondizionato per nostro figlio. Sarebbe stato sorpreso da quanti cuori e le anime che ha toccato “.

Vedremo quale sarà la reazione dei vertici di Fiat Chrysler a questa delicata situazione

Vedremo a questo punto se davvero la citazione in giudizio arriverà da parte dei genitori dello sfortunato attore e quale sarà la reazione dei vertici di Fiat Chrysler a questa situazione che potrebbe causare non pochi problemi al gruppo diretto da Sergio Marchionne negli Usa non solo da un punto di vista economico, visto che certamente i genitori del defunto attore potrebbero chiedere un maxi risarcimento, ma anche da un punto di vista dell’immagine. 

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