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Fiat Chrysler: arrivano minacce da Berlino

Fiat Chrysler Usa
Fiat Chrysler Usa

Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ha minacciato Fiat Chrysler Automobiles di un clamoroso stop alle vendite in Germania. Questo stop dunque potrebbe riguardare i veicoli del gruppo italo americano retto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. Il motivo di ciò starebbe nel fatto che il Ministro teutonico pare non abbia gradito che i vertici di Fca abbiano disertato  il tavolo, convocato a Berlino, nell’ambito dell’indagine sulla presunta violazione dei livelli di emissioni. Ricordiamo che questo caso è partito dal cosiddetto ‘Dieselgate’ scatenato da Volkswagen e negli ultimi tempi pare essersi allargato in Germania anche a numerose altre case automobilistiche tra cui anche quelle facenti parte di Fiat Chrysler Automobiles. 

Grande risalto dalla stampa tedesca alla vicenda che ha coinvolto Fiat Chrysler

La stampa tedesca ha dato grande risalto alla questione sullo scontro tra Fiat Chrysler e governo della Germania, basti pensare che Die Welt ha titolato: ‘Dopo l’affronto di Fiat, Dobrindt minaccia il divieto di vendita’.  Il ministro italiano dei Trasporti, Graziano Delrio, ha invece appoggiato il gruppo di Sergio Marchionne, affermando che il confronto sulle emissioni dei veicoli di Fiat Chrysler deve avvenire tramite le 2 autorità di omologazione nazionale, quindi tra il suo ministero e la Kba e non tra l’autorità tedesca e FCA. Questo rende evidente come ormai la questioen sia divenuta un fatto politico.

Fiat Chrysler
Fiat Chrysler: arrivano minacce dal governo tedesco per lo scandalo emissioni

Il Ministro Delrio difende l’operato di Fiat Chrysler Automobiles

Secondo Delrio da parte di Fiat Chrysler Automobiles, c’è la piena e completa disponibilità nel fornire alla Kba una serie di informazioni in merito al controllo delle emissioni.  Nonostante ciò il Ministro tedesco Dobrindt, comunque, insiste nel considerare come grave l’atteggiamento del gruppo italo americano diretto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. Ricordiamo che la questione da cui  sorge la disputa deriva direttamente da alcune ispezioni effettuate dalla commissione, da cui sono emersi dubbi sul rispetto delle regole sulle emissioni. A quanto pare infatti alcuni modelli di Fiat dopo 22 minuti di funzionamento, si autoregolano in maniera da bypassare i sistemi di trattamento dei gas di NOx.

Ricordiamo che si tratta di una questione molto importante, infatti il mercato auto tedesco è considerato fondamentale per le vendite del gruppo Fiat Chrysler Automobiles e specialmente per il rilancio di Alfa Romeo, pronta a sfidare con la nuova berlina Alfa Romeo Giulia le rivali tedesche di Audi, Bmw e Mercedes. Una sfida che verrà lanciata anche nel mercato tedesco che in questa prima parte del 2016 ha segnato un rialzo notevole delle vendite e dunque diventa fondamentale per il raggiungimento delle 400 mila immatricolazioni annue per il Biscione entro il 2018, che rappresenta l’obiettivo fondamentale per Fiat Chrysler in questi anni.

 

 

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