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Sicurezza Stradale, ascoltiamo i consigli di Claudia Peroni e degli esperti del settore

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Lei è la “donna dei motori” in Italia per eccellenza, con un’esperienza più che trentennale nel campo del giornalismo e una carriera da pilota in prima persona; lui, invece, è la mente dietro Euroimport Pneumatici, società leader della vendita online di pneumatici che festeggia i sei anni di attività. Oggi Claudia Peroni e Sergio Vitale sono i protagonisti di questa “intervista doppia”, che affronterà i temi della passione per i motori e per la guida, concludendo con alcuni consigli utili sulla sicurezza sulle strade.

 

Cominciamo, anche per galanteria, con Claudia: di solito sei tu dall’altro parte del “campo”, a fare le domande. Quali sono i ricordi più forti legati alla tua esperienza da giornalista?

Io ho avuto prima di tutto l’onore di intervistare persone come Enzo Ferrari e Gianni Agnelli, agli inizi della mia carriera, e queste sono cose che ti rimangono dentro. Ricordo poi con piacere i piloti della vecchia generazione: ogni intervista a Prost, Mansell, Senna o Piquet sarebbe un episodio da raccontare, perché offrivano sempre spunti di notizia, non rispondevano mai in modo prevedibile o standardizzata come accade invece nelle interviste di oggi. Forse dipendeva anche da me, dal mio modo di pormi verso di loro. Verso Senna, soprattutto, c’è grande emozione, anche perché è grazie a lui che ho realizzato il mio primo scoop in diretta: eravamo sulla griglia di partenza al Gp di Sudafrica (nel 1992, ndr) e lui mi ha concesso una intervista, cosa che non faceva mai perché prima di una gara si isolava per concentrarsi e pregare. Era il mio primo GP da giornalista e lui mi ha consentito di iniziare in maniera straordinaria! Ma ricordo anche tante interviste a Michael Schumacher, come quella al Ferrari Day, praticamente la prima dopo il ritiro.

Intervista Claudia Peroni Sicurezza
Claudia Peroni – Premio giornalista sportiva

Come ti sei avvicinata al mondo dei motori?

La mia passione nasce dall’amore per un pilota di rally che ho incontrato al Rally di Sanremo nel 1981. Lui è stato un grandissimo talento, eravamo giovanissimi, ci siamo innamorati, e per seguirlo in giro per il mondo mi sono avvicinata al giornalismo sportivo. Nel 1982 ho iniziato la collaborazione con l’attuale Mediaset: da lì è partita tutta la mia carriera, che poi è proseguita con la Formula Uno, le dirette e i programmi. Ma il rally mi è rimasto nel cuore.

 

Sei riuscita a mettere insieme passione e professione: qual è stato il segreto?

La mia passione per i rally mi ha fornito le basi, uno zoccolo duro di conoscenze da “applicare” che è stato decisivo per la mia carriera. E mi ha insegnato la determinazione, che ho dovuto tirar fuori sia nel praticare in prima persona i rally, da pilota, che nel seguire le gare da giornalista. È stata una vera e propria scuola di vita. E oggi sono molto fortunata, perché continuo a fare il mio lavoro in tv con Mediaset ma porto avanti anche altri progetti con molta voglia e piacere.

 

E per quanto riguarda la tua esperienza di pilota hai qualche episodio da raccontare?

Se penso alle emozioni, ritorno con la mente al Rally di Madeira, una gara di Campionato Europeo: prima di finire l’ultima prova speciale ero nona assoluta, sola donna tra gli uomini, un piazzamento veramente importante. Un commissario ha messo una rosa rossa sul tergicristallo della mia Delta S4 prima dell’ultima prova, e io vedendola mi sono messa a piangere come una fontana, un po’ per l’emozione, un po’ per la tensione. Quel pianto non lo dimenticherò mai, perché è stato uno dei momenti in cui mi sono detta “ce l’ho fatta”. Ecco, questa frase l’ho detta in varie fasi della mia vita, per scoop televisivi o altri risultati in carriera… Un altro momento indimenticabile, un’emozione fortissima che rimarrà in me per sempre, è stata l’esperienza di stare al fianco di un pilota come Toivonen durante le prove del Rally di Portogallo con la Delta S4: avevo il cuore in gola tra un salto e l’altro, e gli urlavo addirittura di fermarsi!

Sicurezza Stradale Peroni
Claudia Peroni sulla sua Lancia Delta HF

Quali consigli invece puoi dare a chi ha vuole intraprendere l’attività sportiva?

Il primo è di avere una passione vera, perché questa porta anche la perseveranza. Non è una carriera facile e non è facile iniziarla, soprattutto adesso, anche per il discorso economico. Bisogna però ricordarsi di non improvvisarsi pilota, perché la passione non basta, e di seguire quindi anche le scuole specialistiche (io stessa ne ho fatte 5 o 6), anche su condizioni di strada diverse come terra e neve. Solo così si acquisisce esperienza e maggiore sensibilità: impari a guidare con il “lato B”, sentendo col fondoschiena, e questo consente di avere un migliore controllo dell’auto in ogni condizione. Non a caso i piloti nordici, e i finlandesi in particolare, sono tutti fortissimi. Io penso, poi, che la scuola rallystica sia la migliore per il pilota: non solo c’è un rapporto molto bello e diretto con la strada, non solo ci sono traiettorie, tecnica, tecnologia da studiare e applicare, ma c’è anche un aspetto mentale, perché i piloti di rally hanno una capacità di improvvisare e di rispondere con più immediatezza alle sollecitazioni della guida.

 

Dalle piste alle strade di tutti i giorni. Sei stata spesso chiamata per eventi di promozione della sicurezza su strada per la tua esperienza: quali consigli daresti agli automobilisti per l’inverno?

Sono stata testimonial di un centro di guida sicura a Bolzano (il Safety Park) e sono sempre intervenuta a tantissime convention, incontri e relazioni sulla sicurezza stradale, perché mi è sempre piaciuto poter esser d’aiuto in questo senso. Non a caso, sono testimonial, consulente e socia di una nuova e recente azienda ecommerce, che si chiama Gommeitaliaonline.it – insieme a tre professionisti, giovanissimi ma con grande esperienza nel settore – che, oltre a offrire l’aspetto del business, punta anche a distinguersi come luogo di interesse per chi cerca nozioni più corrette, grazie anche alla mia consulenza. Per quanto riguarda la sicurezza, io focalizzerei l’attenzione sulle gomme e sulle termiche in particolare. Tutti pensano che la gomma termica serva solo sulla neve, ma non è vero: anche se c’è una data ben precisa per la partenza del regolamento per l’uso delle invernali, per la sicurezza è importante che le gomme estive vengano sostituite quando le temperature si abbassano, perché le gomme invernali aderiscono di più e garantiscono maggiore sicurezza in presenza di temperature più basse. È un po’ come accade in F1, dove ci sono le mescole diverse a seconda delle diverse condizioni di asfalto e temperature.

 

A tuo parere quanto influisce l’esperienza del pilota e quanto influisce la dotazione in casi di difficoltà?

Sicuramente il pilota sulla strada conta tantissimo: per fare una battuta, possiamo dire che conta anche più che nella Formula Uno di oggi! Il mio consiglio è di essere certamente prudenti, ma soprattutto concentrati, perché la sicurezza alla guida riguarda noi, ma anche gli altri. E, comunque, non fidarsi troppo degli altri alla guida, ma di contare soprattutto su se stessi. Ecco perché il fattore principale è quello della concentrazione, che serve di fronte a una difficoltà, una frenata brusca, un impedimento o un qualsiasi evento non previsto. E non bisogna dimenticare alcune nozioni di guida importanti, spesso trascurate: tenere le mani sul volante “alle 9.15”, ad esempio, consente di avere l’auto sotto controllo e di governarla, perché correggere la direzioni con due mani è sempre meglio che non con una sola.

 

E quanto contano invece gli pneumatici?

Ovviamente molto. Anche qui darei dei consigli pratici, come ad esempio di non sfruttare troppo le gomme termiche quando non ce n’è bisogno, altrimenti si rischia di arrivare al momento critico della stagione, il vero freddo, con pneumatici già molto usurati e meno performanti. Per questo, non bisogna mai anticipare né posticipare troppo il cambio stagionale delle gomme, ma piuttosto seguire le temperature e informarsi sui fondi stradali soprattutto se si viaggia o si prevede di andare sulla neve o lungo tratti di montagna. C’è poi un discorso molto importante che riguarda la pressione delle gomme, da non sottovalutare, anche perché ogni macchina e ogni particolare pneumatico ha la sua pressione diversa, a seconda delle varie tipologie: io penso che ogni automobilista dovrebbe conoscere la misura della pressione giusta per le gomme della propria vettura. Per questo, la soluzione migliore è chiedere direttamente suggerimenti al proprio gommista di fiducia, che conosce sicuramente i valori ottimali, e non affidarsi al benzinaio a occhi chiusi.

 

Ed è proprio su questo punto che Claudia Peroni cede la parola a Sergio Vitale, che invece si sofferma sugli aspetti più tecnici della questione relativi agli pneumatici invernali.

Pneumatici Invernali e Sicurezza

 

Sergio, cosa vuol dire pneumatico invernale? Sintetizzando al massimo, si tratta di gomme studiate e realizzate specificamente per offrire maggiore aderenza al fondo stradale anche a basse temperature, quando il termometro segna 7 gradi o meno, e nello stesso tempo per ridurre lo spazio di frenata e migliorare la guida anche su neve e ghiaccio. La grande differenza rispetto agli pneumatici estivi o “normali” sta nella mescola, più morbida ed elastica anche col freddo (cioè in grado di non cristallizzarsi, ovvero irrigidirsi e perdere aderenza), e nella sua struttura, che presenta scanalature lamellari e incavi del battistrada più profondi.

 

Tutto questo in cosa si traduce? Aumento della sicurezza alla guida, in ogni condizione. Le gomme termiche permettono di avere più presa sul bagnato, più drenaggio dell’acqua, elevando la resistenza al pericoloso effetto aquaplaning, una migliore stabilità soprattutto in curva e anche miglior risposta sulla neve, grazie alla buona “collaborazione” tra pneumatici invernali e i principali dispositivi di sicurezza delle nostre auto, come ABS e ESP. Per fare un esempio, è stato calcolato che un veicolo che viaggia su una strada innevata a circa 50 km/h impiega 43 metri per frenare se monta pneumatici normali e 35 metri se è dotato di gomme invernali. Dunque, una riduzione di 8 metri, ovvero quasi la lunghezza di due automobili medie, che può risultare decisiva.

 

Quando si devono usare le gomme invernali? Come diceva bene Claudia Peroni, bisogna distinguere l’aspetto normativo da quello pratico. Il nostro Codice della Strada impone l’utilizzo di gomme specifiche per l’inverno (distinte dalla sigla M+S) e di catene per neve nel periodo che va da metà novembre a metà aprile su una serie di strade e tratti stradali e autostradali, con la possibilità per le singole Regioni ed enti gestori delle strade di stilare un calendario più preciso. Il buon senso, invece, consiglia di prestare attenzione ai bollettini metereologi e ai termometri, perché come detto già al calare delle temperature le gomme tradizionali possono andare in affanno.

 

Qual è la situazione sulle strade in Italia? Purtroppo non è assolutamente positiva, anzi, e lo confermano anche i dati ricavati dai controlli effettuati dalla Polizia Stradale. Ad esempio, la campagna “Vacanze Sicure” della scorsa estate ha evidenziato che il 15 per cento di tutte le auto presentava irregolarità alle gomme: si va da chi circola con pneumatici usurati e lisci a chi non ha la revisione, fino a un preoccupante 17 per cento di automobilisti che, col sole di giugno circola ancora con le gomme invernali, senza alcun riguardo per gli effetti del caldo sulla mescola morbida e i rischi di un cedimento strutturale.

 

Da cosa dipende, secondo te? Credo ci sia una combinazione di vari fattori, come la disinformazione, l’aspetto economico e anche una certa pigrizia o distrazione, per così dire. In molti, nonostante le varie campagne di informazione, non conoscono le differenze tra gli pneumatici e soprattutto i rischi di viaggiare con quelli meno adatti al periodo climatico, o non hanno le idee chiare su quali modelli acquistare e dove farlo. A questo si lega poi il discorso economico, perché soprattutto in tempo di crisi si cerca di risparmiare su dettagli considerati trascurabili, ma che in realtà non lo sono affatto. Con Euroimport Pneumatici proviamo a dare il nostro contributo, sia per diffondere i messaggi relativi alla sicurezza stradale, sia per limitare al massimo i costi e i fastidi per gli utenti, che ad esempio possono scegliere di ricevere gli pneumatici acquistati direttamente presso il gommista di fiducia senza alcun sovrapprezzo.

 

Ringraziamenti:

Ringraziamo Claudia Peroni per la sua disponibilità e professionalità. Potrete seguirla nel suo sito ufficiale http://www.claudiaperoni.it/ e sulla pagina ufficiale di Facebook “Claudia Peroni

Inoltre ringraziamo il Sign. Sergio Vitale per gli approfondimenti per la parte tecnica. Potrete trovare il suo lavoro su www.euroimportpneumatici.com.

Carmine Di Donato

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