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FCA: La ricerca di nuovi partner dietro il ritardo di alcuni modelli?

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E’ notizia di ieri la scelta di FCA di posticipare l’avvio della produzione e, quindi, la presentazione ufficiale di alcuni progetti già in sviluppo da un po’ di tempo come le nuove generazioni della Jeep Wrangler e della Jeep Grand Cherokee, spostate al 2017, la nuova Chrysler 300C, la nuova Jeep Patriot e le eredi delle Dodge Dart, Journey e Challenger. Le chiavi di lettura di questa nuova strategia, che senza dubbio sarà più chiara nel corso dei prossimi mesi, sono diverse.

Come abbiamo visto in più occasioni, infatti, FCA, tramite l’amministratore delegato Sergio Marchionne, sta cercando, oramai già da tempo, di stringere nuove alleanze con altre aziende impegnate nel mondo delle quattro ruote. Marchionne ha più volte dichiarato pubblicamente la volontà di dialogare con tutti in cerca di nuove soluzioni e nuove forze per contribuire alla crescita futura di FCA che, in ogni caso, sta vivendo un periodo decisamente positivo con tanti progetti in cantiere e nuove vetture che si sono rivelate di gran successo. marchionne

La scelta di non accelerare con le novità da parte di FCA potrebbe, quindi, essere legata in modo quanto mai stretto alla volontà di portare avanti trattative con potenziali partner industriali nel corso delle prossime settimane al fine di poter studiare al meglio delle nuove strategie di crescita nel caso in cui si formino effettivamente delle alleanze. E’ notizia solo di pochi giorni fa, ricordiamo, il rifiuto, garbato, di un’alleanza da parte di General Motors contattata da Marchionne stesso che, ricordiamo, ha ricevuto l’appoggio pubblico da parte del presidente di FCA John Elkann che si è detto convinto della necessità di stringere nuove alleanze in un futuro prossimo. In attesa di saperne di più da parte degli stessi interessati, non mancano di certo le ipotesi di possibili partner per il futuro di FCA, in particolare tra costruttori asiatici che rappresenterebbero un solidissimo alleato in vista di un’espansione, necessaria, del gruppo italo-americano in Asia nel corso dei prossimi anni.

Ritardi anche per Alfa Romeo?

Sebbene non vi siano informazioni precise a riguardo, è lecito chiedersi se la volontà di non accelerare con i nuovi modelli riguardi anche il futuro di Alfa Romeo che si appresta a vivere una nuova stagione della sua storia con il debutto della nuova Alfa Romeo Giulia il prossimo 24 di giugno ad Arese. Dopo la berlina, i dirigenti di Alfa Romeo, in particolare il numero uno di Alfa Romeo USA Reid Bigland, hanno già confermato il debutto del primo SUV della casa, fissato tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. Dopo questi due debutti per ora non vi sono informazioni precise in merito alle tempistiche. Il piano industriale, che terminerà nel 2018, parla inequivocabilmente di una nuova generazione della Giulietta, di un secondo SUV e di una nuova ammiraglia di segmento E che, al momento, non hanno ancora una data per un possibile debutto. Difficile, in ogni caso, che i progetti di Alfa Romeo vengano posticipati. A differenza di marchi già solidi su scala internazionale come Jeep e Dodge, Alfa Romeo al momento è, di fatto, priva di vetture futuribili e necessità di una gamma completamente nuova per aspirare a diventare una solida realtà nel mercato premium d’Europa e del Nord America.

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