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Scuderia Ferrari, a basso profilo

A Maranello l’avvio della 671 ha rappresentato il primo passo verso la nuova stagione. Ma in Ferrari preferiscono mantenere un basso profilo per nascondere false illusioni

Ferrari Power Unit

La nuova monoposto Ferrari per il Mondiale di Formula 1 2020, progetto 671, ha emesso il suo primo vagito solamente qualche giorno fa. Con la prima accensione si verifica che ogni cosa si trovi al posto giusto e quindi che ogni elemento sia stato assemblato nel modo corretto. Ma si controlla anche il corretto pescaggio del carburante, la portata utile a far funzionare il complesso sistema di alimentazione ed eventuali perdite di lubrificanti vari. Una vera e propria diagnosi primordiale della monoposto.

Con l’avvio del 6 cilindri turbo realizzato a Maranello si può ufficialmente cominciare a sperare. Riponendo le speranze sulla nuova stagione che come al solito partirà da Melbourne tra un mese abbondante. Ma nelle scorse settimane si è assistito anche a più di una voce in relazione ad alcune sensazioni non proprio positive provenienti da alcuni dati. Ora pare che ci siano persino alcuni particolari che stanno subendo un qualche imprecisato ritardo.

Pochi proclami (speriamo) tanti fatti

In ogni caso la situazione porta a pensare che la Gestione Sportiva del Cavallino Rampante miri a mantenersi lontana dalla volontà di scoprire troppo presto armi e carte da giocare. Non sarebbe poi un caso visto come erano andate le cose ad inizio 2019: i test sembravano suggerire prestazioni di gran lunga superiori a quelle delle solite Mercedes, cosa che si rivelò esattamente il contrario ad inizio Campionato.

Vettel Abu Dhabi
Vettel ad Abu Dhabi

Pare un dato incontrovertibile quello di utilizzare un basso profilo sulle aspettative che gravitano attorno alla nuova 671. E allora al bando facili trionfalismi e dichiarazioni vicine all’arroganza. Potrebbe persino essere stata vista come una lezione utile a qualcosa di simile l’avvio del 2019.

Le voci che si sono rincorse nelle scorse settimane hanno individuato come possibili responsabili negativi quei dati provenienti dalla galleria del vento. Tacciando la 671 come un progetto deludente su diversi aspetti, soprattutto nel comparto aerodinamico che doveva essere il settore maggiormente influenzato dalle prerogative per il nascituro Mondiale 2020. Ma sono voci, chi può confermarle? Forse si può essere persino felici. O almeno contenti perché un approccio molto simile nei confronti della nascitura Ferrari era stato diffuso anche nel 2004. Poi le cose andarono alla grande, e tutti zitti.

A Maranello sanno quello che fanno

Siamo tutti perfettamente consci che a Maranello lavorano donne e uomini di gran carattere che probabilmente in questi giorni stanno terminando di lavorare alla nuova monoposto con minori ansie e inferiori livelli di pressione. D’altronde quando si comincia un Mondiale di Formula 1 con l’etichetta del favorito non è facile sopportare la pressione che ti si appoggia addosso. Lo sanno bene in Ferrari e lo hanno sperimentato anche lo scorso anno, conviene ripeterlo ancora.

Leclerc GP Abu Dhabi
Charles Leclerc GP Abu Dhabi

Attenzione quindi ai facili entusiasmi che non sono solo ragione d’essere per i tifosi, ma anche per tecnici e team principal. E in Ferrari col basso profilo che sta caratterizzando quest’attesa pre test sembrano averlo capito. Tutti ci aspettiamo serenità, eccessi misurati e una 671 che magari possa giungere a Barcellona con l’aria di chi dispone di poche aspettative pur sapendo di riuscire a lavorare per aumentarle in un baleno. Lo sviluppo è un mantra da tenere saldo al primo posto delle considerazioni da fare prima di Melbourne. Lo ha fatto (bene) l’anno scorso la Mercedes, perché non dovrebbe farlo la Ferrari? In Formula 1 non si può improvvisare niente, specialmente di questi tempi. E poi chi lo dice che certe dichiarazioni siano così realmente veritiere?

Meglio attendere ancora qualche giorno

Si può dire quindi che non bisogna affatto impaurirsi o visualizzare possibili risvolti drammatici. È facile dire che dalla galleria del vento non siano usciti fuori dati incoraggianti, ma tutti sappiamo che a Maranello non possiedono ancora una valida correlazione tra i dati ragionati in galleria e i dati ricavati dall’utilizzo reale della monoposto. Abbiamo già discusso altre volte che la nuova 671 non sarà poi così differente dalla SF90, da quest’ultima dovrà solo trarre lo spunto per ragionare su elementi in grado di poterla migliorare. La 671 parte coi favori di un regolamento rimasto tale e quale a quello della stagione passata, quindi non dovrebbe subire eventuali problematiche derivanti da una situazione contraria.

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel

Attendere molte volte può essere una virtù. Meglio attendere ancora per poco e mantenere nel frattempo un basso profilo, il più basso possibile. D’altronde non c’è da illudere nessuno.

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