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Lo scorporo dell’Alfa Romeo dalla Fiat potrebbe rilanciare il marchio rendendolo simile a Ferrari e Maserati.

Secondo alcuni rumors di alcune testate online, ripresi poi dal circuito editoriale tradizionale Fiat Chrysler avrebbe in mente lo scorporo totale del marchio Alfa Romeo da quello Fiat seguendo la strada fruttuosa e già percorsa di Ferrari e Maserati. Anche se per ora la notizia non ha nulla di ufficiale, gli effetti che potrebbe avere sul marchio potrebbero essere pesantissimi, sia chiaro però non per forza sarà una scelta vincente, infatti le possibilità sono due. Ovvero opportuni investimenti e gestione ottimale dell’operazione oppure seguire la ormai classica ricetta italiana del rimpasto aziendale. Una di queste scelte porterebbe al successo commerciale come è avvenuto con Ferrari e Maserati, l’altra darebbe il colpo di grazia ad un brand ormai fragile. Ma andiamo passo, passo a spiegare il perché di questa mossa. Per il piano di rilancio dell’Alfa Romeo.

Il sito Automotive News Europe è il primo a sostenere il possibile scorporo

Alfa Romeo Giulia

Per il piano di rilancio dell’Alfa Romeo, l’amministratore delegato del neo-gruppo FCA, Sergio Marchionne ha intenzione di procedere con uno scorporo del Biscione per procedere cosi nella creazione di una società separata, com’è già oggi per Ferrari e Maserati. A dirlo è il sito online specializzato nel settore: Automotive News Europe. Una delle fonti citate dal sito anglofono <per rendere credibile il nuovo tentativo di rilancio del marchio, dopo lo scorporo dalla Fiat Marchionne deve rendere i conti del brand chiaramente visibili> in modo tale che gli azionisti possano esprimere un giudizio obbiettivo. Naturalmente al Lingotto (o comunque nella nuova sede Londinese), nessuno dice nulla, e restano tutti con la bocca cucita.

L’altro giorno in compenso il titolo ha riscosso un lieve +0,29% senza quindi riscontrare parerei positivi o credibili da questa possibile novità. Anche se all’inizio della seduta il titolo ha riscosso un notevole +2%. Sempre secondo la nostra fonte Automotive News Europe dopo lo scorporo dalla Fiat  alla guida della nuova società verrebbe messo il già amministratore delegato e chief officer della Maserati Harald Wester. In questo modo la nouva Alfa Romeo verrebbe dotata di un conto perdite profitti pubblico e consultabile da tutti (noi di Club Alfa compresi). Infatti prima di questo possibile scorporo la Fiat non ha mai reso pubblici i bilanci dei singoli marchi come Lancia e Alfa Romeo e quindi per ora gli analisti più esperti si sono limitati a proporre una stima di perdita (per quanto riguarda l’Alfa) di diversi milioni di euro. L’eventuale scorporo di Alfa Romeo da Fga è da un certo punto di vista un dettaglio tecnico: come dimostrano i casi di Ferrari e di Maserati , il grado di autonomia gestionale di un marchio è svincolato dalla struttura societaria. La maggiore autonomia per il Biscione sarebbe una mossa significativa in vista del rilancio: Alfa Romeo dovrebbe infatti essere un elemento essenziale dell’aumento di vendite e del miglioramento della redditività del gruppo di qui al 2018.
L’idea, insomma, si innesta nella nuova scommessa sui marchi di alta gamma che Sergio Marchionne dovrebbe presentare fra una settimana a Detroit. Un’idea che il manager ha sottolineato in misura crescente negli ultimi due anni, ma che circola in realtà – sotto forme diverse – fin da prima dell’arrivo del manager italo-canadese al Lingotto: è nel 2002, in piena crisi del gruppo, che si comincia a parlare di “polo del lusso” con Ferrari, Maserati e Alfa; il progetto rispunta poi nel 2005, anche se solo in forma di cooperazione industriale e tecnologica; in mancanza di investimenti significativi, però, le vendite di Alfa Romeo sono scivolate fino alle 74mila del 2013 – il livello più basso dagli anni 60 – rispetto a un obiettivo fissato nel 2010 per il 2014 di 500mila unità.

Ma lo scorporo dalla Fiat potrebbe portare diversi benefici, primo fra tutti una più stratta collaborazione con gli altri due marchi indipendenti, ovvero Ferrari e Maserati. Questa collaborazione porterebbe alla creazione di un un nuovo brand che si andrebbe ad aggiungere al famoso polo del lusso proposto da Marchionne nel 2010. Ad esempio le officine Maserati stanno producendo la 4C, inoltre sembrerebbe che gli ingegneri dei tre gioiellini automobilistici italiani stiano lavorando in modo affiatato per la produzione di una nuova architettura a trazione posteriore (quella classica Alfa Romeo del passato). Secondo il Sole 24 Ore un ottantina di tecnici sarebbe al lavoro per la messa a punto di un nuovo pianale che sarà utilizzato per una serie di nuovi modelli targati Alfa Romeo. Sembrerebbe infatti che dopo questo scorporo  la nuova trazione verrà installata su nuove autovetture come la berlina medio-grande Giulia, per la futura ammiraglia Alfetta, per i prossimi crossover. Naturalmente vi conviene aspettare a vendere la vostra auto anche perchè i nuovi modelli non vedrebbero il mercato prima del 2016. Nota positiva però verrebbero prodotti completamente in Italia, anche per giustificare alla clientela internazionale una certa qualità. Ad esempio i nuovi motori progettati dalla Maserati verrebbero prodotti negli impianti di Termoli o Pratola Serra già costruttori del 1,750 cc equipaggiato sulla 4C. Ma per maggiori dettagli e possibili conferme vi conviene rimanere sintonizzati sul nostro sito che nelle prossime settimane approfondirà l’argomento sicuramente.

 

 

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