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Nuovo Codice della Strada, 14 modifiche: occhio alle multe

In arrivo 14 modifiche per il Codice della Strada: si attende il sì del Senato, ma il testo licenziato dalla Camera è blindato

codice della strada

Il decreto Infrastrutture è quasi legge: si attende il sì del Senato per il 9 novembre 2021, ma il testo licenziato dalla Camera è blindato. In arrivo 20 modifiche per il Codice della Strada. Quando la legge arriverà (ribadiamo, entro il 9 novembre), cambierà il limite di potenza dei neopatentati: il divieto, per il primo anno dal conseguimento della patente B, di guidare auto di potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e potenza massima pari a 70 kW non ci sarà o se al fianco del conducente si troverà un istruttore. Cioè una persona di età non superiore a 65 anni, con patente conseguita da almeno 10 anni.

Due: monopattini, arriva l’obbligo degli indicatori di direzione e di freno a partire dall’1 luglio 2022 sui mezzi di nuova commercializzazione. In più, c’è l’adeguamento entro il 1° gennaio 2024 per quelli già in circolazione. La velocità massima scende da 25 a 20 km/h (nelle aree pedonale resta a 6 km/h). Obbligo di fotografia al termine del noleggio dei mezzi in sharing: così da limitare la sosta selvaggia.

Tre: strisce blu gratis per i disabili dall’1 gennaio 2022, nel caso in cui siano occupati o non disponibili gli stalli a loro riservati.

Quattro: aree di sosta per signore in dolce attesa e ai genitori con figli fino a due anni muniti di un contrassegno speciale denominato “permesso rosa“. Di che colore gli stalli? Li chiamano rosa ma il rosa non c’è nel Codice della Strada. Può darsi siano gialli o blu. Comunque, serve tempo. I Comuni devono fare sia le aree di non si sa quale colore sia i pass. Quelli che ci sono oggi, rosa, hanno un valore legale pari a zero: non ci sono nel Codice della Strada e nessuno può multare chi sosta pur non essendo né una donna incinta né un genitore con bimbo. Si aprirà la questione nonni: la regola vale solo per i genitori coi bimbi? E se ci sono nonni coi bimbi, avranno diritto a sosta riservata?

Cinque: foglio rosa valido 12 mesi con 3 tentativi per l’esame di guida.

Telefono alla guida e multe

Sei: divieto di guidare con in mano smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante. Come oggi. Ma così la norma è spiegata in modo più esplicito.

Sette: Comuni, unioni di Comuni, Province dovranno pubblicare sul proprio sito web istituzionale, entro il 30 giugno di ogni anno, la relazione sulla somma incassata nell’anno precedente per le multe. E dire come vengono usati i proventi.

Otto: telecamere ai passaggi a livello, visto che si ripetono incidenti mortali.

Codice della Strada 2021 2022: novità per le elettriche

Nove: negli spazi riservati alla ricarica di auto elettriche, è vietata la sosta ai veicoli che non effettuano la ricarica. E ai veicoli elettrici che permangono sullo spazio oltre un’ora dopo il completamento della ricarica. Questo limite non si applica tra le ore 23 e le 7. A eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata, cioè per la ricarica veloce (superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW) e ultra-veloce (superiore a 50 kW).

Dieci: se ti beccano senza patente o Rca perché hai dimenticato tutto a casa (ma li hai), le Forze dell’ordine consultano le banche dati. Niente multa immediata.

Undici: i conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sull’attraversamento medesimo o si trovino nelle sue immediate prossimità, quando ad essi non sia vietato il passaggio.

Dodici. Chi prende un’auto a noleggio e commette un’infrazione paga la multa. Niente multa alla società di noleggio. La regola diventa chiara, oggi è equivoca. Saranno dolori per i Comuni. Che faticheranno a beccare il trasgressore, mentre attualmente se il guidatore non paga si rivolgono alla società di noleggio.

Tredici. Divieto di pubblicità sulle strade e sui veicoli con messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi. Di cosa? Per esempio, del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica. Zero messaggi discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale.

Quattordici: taxi anche con bici e moto a due e tre ruote.

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