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Fiat Chrysler, riparte Termoli: “E’ il momento di svoltare”

Francesco Guida, segretario responsabile Iulm, commenta il nuovo inizio

La ripresa produttiva allo stabilimento Fiat-Chrysler di Termoli è di settimana scorsa, tuttavia, permangono diverse perplessità sull’avvenire del colosso industriale. Le delinea in un intervento Francesco Guida, segretario responsabile Iulm.

Fiat-Chrysler, Francesco Guida: “Tocca svoltare”

“La ripresa produttiva dopo la pausa estiva quest’anno si carica di significati e attese particolari, e ci consente di avviare una approfondita analisi su una serie di temi che caratterizzano il nostro stabilimento. “Termoli” ha contribuito favorevolmente alla crescita dell’intero Gruppo Fca, attraverso anche scelte non sempre facili, ma sicuramente ad oggi vincenti. Adesso abbiamo davanti un futuro ancora da costruire nella sua interezza, in un mercato sempre più globale e in una fase di svolta epocale, dettata dal passaggio delle motorizzazioni tradizionali a quelle ibride ed elettriche.

“Termoli” grazie anche alla professionalità dei tanti lavoratori che quotidianamente varcano i cancelli dello stabilimento, ha recitato sempre un ruolo da protagonista della meccanica e siamo certi che ci vedrà ancora protagonisti. Ora più che mai le relazioni tra azienda e sindacato sono fondamentali, esse rappresentano la migliore garanzia affinché i progetti futuri si realizzino e si realizzino bene. Adesso però è il momento di “svoltare”, capire bene modalità e tempi per la trasformazione degli impianti e per questo già nei prossimi giorni richiederemo incontri a tutti i livelli aziendali per avere notizie certe in modo da tranquillizzare i tanti lavoratori che vogliono comprendere il loro futuro. Buona ripresa lavorativa a tutti i lavoratori”.

La riapertura dello stabilimento

A Rivolta del Re riapre definitivamente lo stabilimento Fiat-Chrysler di Termoli, dopo, le cassa integrazione, scattata in concomitanza con le ferie, nei reparti Cambi C520 , C546 ( M40) e Motore V6. È così ricominciata una stagione molto incerta, non solo per il cambio gestione obbligato (nel 2018 morì Sergio Marchionne). Le organizzazioni sindacali, sia partecipativi e firmatari del contratto aziendale (Ccsl) sia le altre sigle, hanno manifestato il sincero timore di un periodo interlocutorio, successivamente alle trattative fallite con Renault.  

Urge un confronto schietto e trasparente per dare certezze a tutti i dipendenti di Fca e in particolare ai lavoratori di Termoli”, chiedeva il segretario regionale della Fim-Cisl Riccardo Mascolo dopo l’avvenuta comunicazione sulla cassa integrazione al via oggi. Agli ammortizzatori sociali si ricorrerà nella seconda metà del prossimo mese (16-28 settembre).  

Richiesto coraggio

Citando Fim-Cisl, “Per costruire un futuro certo allo stabilimento di Termoli, bisogna avere il coraggio di confrontarsi su cosa si vuole produrre nei prossimi anni a Termoli e capire se da parte della direzione generale c’è volontà di continuare ad investire su nuovi prodotti. Pensiamo che il tempo di cercare scuse o trovare giustificazioni all’attuale momento di crisi (contrazione del mercato automotive, crisi politiche internazionali, incertezze dei mercati finanziari, ecc.) sia scaduto, e cercare di arrampicarsi sugli specchi non giova a nessuno e soprattutto a questo territorio”.

Ora, secondo fonti interne il vecchio ma coriaceo motore Fire di Fiat-Chrysler andrà in pensione. Quindi sarà avviata la ristrutturazione delle linee che serviranno a produrre l’erede. In merito deve tenersi un tavolo istituzionale presso la sede Mise (Ministero dello Sviluppo Economico), a Roma, anche se la crisi di Governo rende ancor più ingarbugliata la situazione.

Stop alla produzione Fiat-Chrysler

Con l’inizio di agosto era arrivato lo stop, proclamato al termine della riunione del Comito esecutivo. Si fermò il personale Fiat-Chrysler dei motori 16 valvole, V6, e dei cambi C520 e C546. “La causa di tale sospensione – aveva affermato il segretario della Uilm Molise, Francesco Guida – è la necessità di fronteggiare gli effetti della temporanea contrazione del mercato automobilistico.  Questi dati sono determinati anche e soprattutto da alcuni fattori di debolezza del mercato automotive a partire da: demonizzazione e limiti di circolazione delle vetture diesel, ecotassa che penalizza la fascia premium, andamento negativo dell’economia, che induce ad un generale calo di fiducia dei consumatori e quindi ad una minor propensione all’acquisto.

Il settore Automotive – aveva proseguito Guida – sta vivendo uno dei periodi di trasformazione più impegnativi della sua storia e questa situazione pone sempre più in maniera rilevante l’esigenza di una seria discussione sul futuro del settore Automotive in Italia. Per quanto riguarda lo stabilimento di Termoli aspettiamo con ansia che si concretizzino al più presto i lavori per l’avvio dei nuovi prodotti, per permettere ai tanti lavoratori e alle proprie famiglie di vivere con maggiore serenità il proprio futuro. Per questo motivo sollecitiamo fin da ora un incontro con l’Azienda anche con il supporto delle Segreterie Nazionali per poter capire i futuri sviluppi all’interno dei processi produttivi e le ricadute occupazionali”.

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