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Fiat mette in cassa integrazione 1800 dipendenti di Betim

Lo stop è dovuto alla mancanza di alcune componenti, principalmente semiconduttori

Fiat cassa integrazione stabilimento Betim

Dopo aver annunciato la cassa integrazione presso lo stabilimento di Betim (MG), Fiat ha confermato nelle scorse ore che 1800 dipendenti entreranno nel programma di sospensione temporanea del contratto di lavoro.

A causa della mancanza di parti, in particolare di semiconduttori, la casa automobilistica torinese ridurrà il ritmo della produzione nella fabbrica brasiliana. I 1800 lavoratori andranno in ferie per tre mesi a partire dal 4 ottobre 2021.

Fiat: la cassa integrazione nello stabilimento di Betim sarà attiva dal 4 ottobre

Fiat ha già firmato un contratto di lavoro che coinvolge fino a 6500 dipendenti dell’impianto di Betim. Tuttavia, l’annuncio di uno stop del genere indica che le cose non stanno andando bene per il marchio di Stellantis nella catena di fornitura di componenti.

Alla vigilia del lancio del suo prodotto più importante dalla Argo, il Fiat Pulse, lo storico marchio torinese sarà costretto ad affrontare un periodo molto rischioso con la fornitura irregolare di semiconduttori. Anche così, però, Fiat manterrà operativi i due turni attuali.

Purtroppo al momento l’azienda non ha ancora rivelato quante unità del nuovo Pulse prevede di produrre mensilmente, ma i modelli che usciranno dalla gamma brasiliana della casa automobilistica a fine dicembre potrebbero garantire una maggiore fornitura di semiconduttori per i veicoli che continueranno ad essere proposti in Brasile.

Secondo le ultime notizie trapelate su Internet, Fiat prevede di eliminare dalla gamma brasiliana Uno, Grand Siena e Doblò. Questo vuol dire che il marchio torinese dovrebbe affrontare un po’ meglio la seconda metà del 2021.

In questo momento, lo stabilimento di Betim si occupa della produzione di Mobi e Argo mentre la Cronos proviene dall’Argentina e il Toro dalla fabbrica Jeep nel Pernambucco. Fino ad ora, Fiat ha dato priorità alle auto con il valore più alto rispetto ai modelli entry-level in quanto questi ultimi portano margini inferiori.

A questo punto dovremo aspettare i prossimi mesi per scoprire come si comporteranno le vendite di Fiat in Brasile e in generale in Sud America.

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