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Fiat Chrysler Pomigliano potrebbe accogliere Alfa Romeo dopo la Fiat Panda

Il 1 giugno conosceremo finalmente il futuro dello stabilimento FCA di Pomigliano

Fiat Chrysler Pomigliano Alfa Romeo

In molti si chiedono quale sarà il futuro dello stabilimento di Pomigliano di Fiat Chrysler Automobiles. Proprio questa fabbrica, dove sono state realizzate l’Alfasud, l’Alfa Romeo 156 e la Fiat Panda, non conosce ancora il modello (o i modelli) che saranno prodotti nei prossimi anni.

Recenti indiscrezioni hanno rivelato che FCA potrebbe decidere di ritornare a produrre vetture Alfa Romeo nello stabilimento campano mentre altre rivelano la produzione di un nuovo SUV compatto targato Jeep. Sicuramente ulteriori dettagli saranno svelati il 1 giugno da Sergio Marchionne durante l’Investor Day di Balocco dove verrà annunciato il nuovo piano industriale del suo gruppo.

Fiat Chrysler Pomigliano Alfa Romeo

Alfa Romeo: lo stabilimento di Pomigliano potrebbe ritornare a produrre auto del Biscione

Per ora sappiamo con certezza che nello stabilimento di Pomigliano non verrà più prodotta la Fiat Panda. Difatti, la nuova generazione della popolare city car sarà costruita nel 2020 nello stabilimento FCA in Polonia. Negli ultimi mesi, il sito campano ha affrontato diversi problemi dopo aver assicurato lavoro e occupazione ai dipendenti grazie alla produzione della Panda.

I lavoratori dello stabilimento campano, infatti, hanno ricevuto contratti di solidarietà, cassa integrazione e produzione ad intermittenza. Basti pensare che proprio questo mese ci sono stati diversi fermi produttivi, oltre a quello previsto da lunedì 26 fino a venerdì 30.

Fiat Chrysler Pomigliano Alfa Romeo

Ultime notizie emerse in rete hanno rivelato che la fabbrica di Pomigliano verrebbe utilizzata per produrre un nuovo SUV di Alfa Romeo affiancato dalla nuova generazione della Giulietta, anche se al momento non abbiamo certezze su quest’ultimo modello.

Un’altra possibilità potrebbe essere la produzione di un nuovo Sport Utility Vehicle compatto di Jeep. Non ci resta che attendere il 1 giugno per conoscere il futuro dello stabilimento campano e di altri siti che ultimamente stanno attraversando un periodo non sicuramente fiorente, come quello di Mirafiori, Grugliasco e Melfi.

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