in

Fiat Chrysler insieme al Ministero degli Esteri per valorizzare i prodotti italiani

Fiat Chrysler Automobiles
Fiat Chrysler Automobiles

Fiat Chrysler vuole essere ambasciatrice del Made in Italy nel mondo. Oggi il gruppo diretto dal numero uno Sergio Marchionne ha firmato due protocolli d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Al’evento erano presenti il ministro Paolo Gentiloni,  il top manager di FCA Alfredo Altavilla che è Chief Operating Officer di FCA nell’area EMEA e Andrea Illy, Presidente della Fondazione Altagamma. Questi personaggi hanno dunque stipulato un accordo, considerato da molti come fondamentale per valorizzare il “Sistema Italia”, da un punto di vista economico, culturale e produttivo.

Fiat Chrysler, Altagamma e Ministero degli Affari esteri insieme per il Made in Italy

 

In pratica Fiat Chrysler, Altagamma e Ministero si impegnano attraverso i propri mezzi a sviluppare sempre di più nel mondo il concetto di ‘Sistema Italia’ Da questo punto di vista il Ministero utilizzerà la rete diplomatica consolare a sua disposizione, Fiat Chrysler si servirà degli oltre 6 mila punti vendita sparsi nel mondo e la Fondazione Altagamma delle 115 società socie.  Questa avverrà attraverso una serie di iniziative che coinvolgeranno alcuni dei più importanti brand italiani. Esempio di ciò sono Fiat 500 Riva, Maserati con gli interni di Ermenegildo Zegna, e Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio con motore di derivazione Ferrari. 

Il Biscione chiaro esempio della voglia di made in Italy che c’è nel mondo dei motori

Tutti questi sono fulgidi esempi di cosa significa il made in Italy, un qualcosa che ha un’identità inconfondibile che va salvaguardata e sponsorizzata. Del resto come spiega Altavilla tutto quello che è italiano sia che si parli di un vino, che di un caffè o di un’auto ha sempre un’identità inconfondibile e molti estimatori nel mondo. Per restare nel mondo dei motori basta prendere in considerazione Alfa Romeo che rappresenta un vero e proprio mito globale per gli appassionati. Come dimostrano i 350 club Alfa sparsi nel mondo in ogni latitudine del nostro pianeta. Nel mondo, un mondo sempre più globalizzato, c’è voglia di Alfa Romeo c’è voglia di Made in Italy. 

Alfa Romeo e Maserati insieme alla conquista della Cina

Il manager di Fiat Chrysler spiega come si integrano i vari brand tra loro. Dopo aver parlato di Alfa Romeo, parla di Maserati, un brand che viene considerato come il naturale completamento della casa del Biscione, per quello che riguarda il comparto del lusso. I due brand infatti presto andranno insieme alla conquista del mercato cinese considerato come fondamentale per il rilancio di questi due marchi su cui Fiat Chrysler punta tantissimo.

Altro esempio del made in Italy nel mondo di motori è sicuramente fornito dalla famiglia 500, classico esempio della creatività italiana anche nelle piccole cose. La Fiat 5oo, grazie alla sua simpatia e qualità è diventata un’icona globale, un chiaro esempio di come spesso la creatività sia la formula vincente del Made in Italy”. Per Alfredo Altavilla, in parole povere, Il protocollo firmato oggi con il Ministero è un segnale che anche il nostro paese vuole “fare sistema”. 

Leggi anche: Alfa Romeo P3 Tipo B del 1934: all’asta una delle auto più belle del Biscione

Fiat Chrysler
Fiat Chrysler: il ministro Paolo Gentiloni, Alfredo Altavilla (Chief Operating Officer di FCA Region EMEA)

Leggi anche: Alfa Romeo Giulia ‘bendata’: tenta giro di pista record a Silverstone
Insomma ancora una volta Fiat Chrysler è in prima linea per la difesa del Made in Italy. Il gruppo diretto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne vuole salvaguardare l’eccezionalità del prodotto italiano, come Alfa Romeo e Maserati dimostrano. Le due aziende infatti nei prossimi anni saranno sempre più protagoniste nel mondo dei motori, grazie ad una serie di nuovi modelli che arriveranno ad arricchire la loro gamma. Si tratterà ovviamente di auto rigorosamente tutte made in Italy che dunque diventeranno il simbolo dell’eccellenza e della qualità di cui è capace il nostro paese. 

Lascia un commento