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FCA: dopo i furti di Jeep, nuova stretta sull’uso di software negli Usa

Negli Usa i guai per Fiat Chrysler Automobiles sembrano non avere fine. Questa volta protagonisti sono  i brand americani Jeep e Ram, protagonisti di una vicenda di cronaca nera, con un furto che ha coinvolto un centinaio di veicoli, i quali sono stati prima rubati e poi spediti in Messico. Il caso ha portato a due arresti e inoltre il gruppo Fiat Chrysler ha preferito  mettere nuove limitazioni all’uso del software DealerCONNECT. Questo, in poche parole, sarebbe il software che viene usato dai concessionari  di FCA negli Usa. Secondo la polizia infatti vi sarebbe un collegamento tra il furto avvenuto e il database di FCA.

Automotive News, così come è stato chiarito nelle scorse ore, afferma che le indagini avrebbero avuto inizio a partire dallo scorso mese di aprile dopo che è stato segnalato il furto di un Jeep Wrangler che è stata aperta e messa in moto grazie all’ausilio di un laptop. A quanto pare i malviventi avevano accesso a un database del Gruppo FCA. Questo conteneva i numeri di telaio delle automobili in questione e dunque anche delle chiavi. Sarebbe stato questo il trucco usato dai ladri che sono riusciti in totale a rubare circa 100 auto tra Jeep e Ram.

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Il software utilizzato per carpire questi dati dai ladri sarebbero proprio quello della piattaforma DealerCONNECT, che in pratica è il sistema  che viene usato dai concessionari di FCA per gestire l’assistenza delle automobili dei clienti. Proprio per evitare problemi, FCA ha comunicato lo scorso giovedì di aver deciso di aggiornare i termini della piattaforma e prevedere conseguenze negative per chi non rispetta le regole. Viene adesso rimarcato che è assolutamente vietato “l’accesso o l’uso non autorizzato”.  FCA promette d’ora in avanti un monitoraggio costante del portale e promette di prendere in considerazione la possibilità di revocare i privilegi d’accesso nei confronti di chi non si attiene al suo regolamento.

 

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Al momento non è stato ancora chiarito se e come il software DealerConnect sia stato utilizzato dai ladri per rubare le vetture, le indagini stanno continuando proprio per capire come stanno realmente le cose e soprattutto se ci può essere qualcun altro coinvolto in questo crimine, qualcuno che aveva accesso a questo software. é facile ipotizzare che dietro all’ingente numero di furti vi sia una vera e propria branda e dunque le indagini vanno avanti per scoprire chi c’è dietro a tutto questa situazione che ovviamente finisce per danneggiare il gruppo Fiat Chrysler Automobiles.

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