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Maserati, dal 5 febbraio cassa integrazione per più di 300 operai a Modena

Il forte calo di vendite di Maserati nel 2015 registra i primi effetti. Dal 5 febbraio, infatti, prenderà il via la cassa integrazione per più di 300 addetti nello stabilimento dell’azienda di Modena. I giorni di cassa integrazione nel mese di febbraio saranno 4 in totale. Nei prossimi mesi, FCA e i sindacati concorderanno, di volta in volta, le modalità in cui si farà ricorso alla cassa integrazione. Gli stabilimenti di produzione di via Ciro Menotti a Modena lavorano già a ritmo ridotto, praticamente dimezzato. Dalle 19 unità al giorno del 2014, oggi vengono infatti prodotte circa dieci unità al giorno.

In merito alla complicata situazione di Maserati, ecco il commento del segretario Fiom, Cesare Pizzolla: “Sono davvero tante le preoccupazioni che ruotano intorno a Maserati: il calo della produzione a Modena dove si è passati dalle 19 auto al giorno del 2014 alla decina di oggi, l’apertura della cassa integrazione, il massiccio utilizzo della cassa integrazione in CNH, oltre ai timori per l’indebitamento di Ferrari finalizzato al finanziamento di FCA“.

Il continuo rinvio nell’arrivo dei nuovi modelli per lo stabilimento modenese rappresenta uno dei punti principali della situazione. I piani di FCA sono tutt’altro che chiari al momento e gli stessi sindacati vorrebbero avere maggiori certezze. Continua Pizzolla:Ci dicano con chiarezza su quali prodotti si intende puntare per mantenere a Modena le capacità progettuali e produttive, e quali sono le vocazioni dei vari stabilimenti”

Il futuro della produzione auto italiana è legato, gioco forza, al mercato premium ed ai marchi Maserati ed Alfa Romeo che dovranno garantire tanti posti di lavoro non solo a Modena ma anche negli stabilimenti piemontesi di Grugliasco e Mirafiori, dove a breve inizieranno i lavori del SUV Levante, ed a Cassino, dove sarà prodotta la Giulia. La crescita delle vendite di Maserati e, soprattutto, Alfa Romeo servirà ad incrementare la produzione e, quindi, i posti di lavoro anche nei siti produzione, come Termoli e Pratola Serra, dove vengono realizzati i motori per le vetture. Maggiori dettagli sul futuro di Maserati, Alfa Romeo e più in generale, sulla produzione di auto in Italia, arriveranno senza dubbio nelle prossime settimane.

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