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Le gemelle Fiat e Jeep, separate alla nascita!

Jeep Renegade e Fiat 500X

In quest’ultimo periodo Jeep Renegade e Fiat 500X stanno dominando il segmento delle piccole Suv in Italia anche se vengono proposte a prezzi che non possono definirsi concorrenziali. Come tutti sappiamo sono prodotte entrambe a Melfi e condividono la maggior parte della meccanica (compresi i motori di origine Fiat) ma esteticamente si differenziano non poco, apparendo ai nostri occhi come gemelle separate alla nascita. Da un lato avremo la Jeep Renegade che nonostante la produzione in Italia fa di tutto per apparire come una purosangue Jeep, nell’angolo opposto la 500X che continua la tradizione della filosofia passionale di Fiat ingrandendola fino ad ottenere un mix perfetto di design retro (ovviamente con un’impostazione stilistica 500 style) e aria da fuoristrada. Andiamo però ad analizzare meglio le due sorelle in questo speciale editoriale in cui spiegheremo il perché di questo boom di vendite.

Jeep Renegade

La prima vettura che analizzeremo con il bisturi è la piccola di casa Jeep. La Renegade ha destato non poche paure agli appassionati Jeep che hanno dovuto abituarsi all’idea di una fuoristrada di un marchio simbolo americano prodotta in Italia. La produzione Italiana permette a questa Jeep di adoperare il pianale B-Wide (evoluto rispetto al passato e utilizzato anche su Fiat 500L e Fiat Tipo), un ottimo compromesso tra doti stradali e dimensioni. FCA ha espressamente comunicato che la piccola Suv utilizza acciai avanzati e materiali che permettono un’ottima rigidità torsionale.

La modernità del progetto rispetto al resto della gamma si nota anche per l’elevato uso di acciaio altoresistenziale “stampato a caldo” (circa il 70 % che migliora le doti dinamiche e rappresenta un tassello fondamentale in caso di urto), una novità assoluta per il marchio Jeep. Le sospensioni anteriori hanno un’ottima rigidità per un’articolazione massima di 170 mm.

Passando ai motori e ai cambi, degno di nota è il freschissimo cambio automatico a 9 marce. E’ una grande novità per la categoria perché consente anche ad auto di piccole dimensioni come 500X e Renegade di adattarsi in qualunque ambiente: dall’autostrada fino all’affollata città. Certamente non è un cambio sportivo ma la velocità di cambiata di tutto rispetto consente anche di prendersi qualche soddisfazione.

I motori Diesel in Italia la fanno da padrone. Quindi è d’obbligo parlare del 1.6 MultiJet 2 da 120 CV, sicuramente già appetibile soprattutto in quanto a potenza e costi d’esercizio. La coppia niente male (in basso) consente alla vettura di non essere mai in affanno. Il tutto però non mina i consumi che, nonostante non siano drammatici, sono comunque ostacolati dal design del frontale che non offre un’aerodinamica entusiasmante. Gli altri Diesel sono i 2.0 da 140 e 170 CV, ovviamente più prestanti ma più costosi (sia al momento dell’acquisto sia per quanto concerne il consumo di carburante). Menzioniamo anche il 1.4 MultiAir da 140 CV che ha rappresentato già in una piccola rivoluzione sugli altri modelli del gruppo. Poco considerato in Italia ma comunque un motore validissimo e generalmente parco nei consumi.

Il Design degli interni e della linea esterna è l’aspetto che differenzia di più la Jeep dalla controparte Fiat. Linee semplici e forme squadrate che partano dall’imponente frontale corredato di fari rotondi e dei sette listelli Jeep: una vera e propria citazione alla Jeep Wrangler. L’iconica Jeep non è ripresa solo sul muso della piccola Suv ma anche in molti particolari di cui parleremo successivamente.

Concludiamo il discorso sull’esterno dell’auto parlando del posteriore che grazie all’andatura verticale portellone permette di avere un vano di carico molto regolare. I fari, sempre quadrati, hanno un disegno interno particolare con sopra stampato il muso simbolo della Wrangler (di cui parlavamo prima).

Gli interni a prima vista possono apparire spartani ma andando poi a toccare le plastiche e i vari componenti ci si accorge che la qualità non manca e che tale primo impatta è solo dettato da una ben determinata scelta stilistica. Simpatici anche i vari richiami al passato Jeep sparsi un po’ ovunque nell’auto.

Come non farsi tentare dalla Renegade se si cerca un veicolo in questa categoria e segmento? Trasmette una sensazione di praticità e concretezza difficile da imitare.

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La 500 si fa grande

500X rappresenta un’altra interessante svolta nel piccolo ecosistema 500, il marchio interno a quello del produttore Italiano Fiat. Un’auto che colpisce a prima vista per il design. E’ possibile trasferire quella sensazione, quell’apparire retro che caratterizza la 500 (2007) in un’auto sensibilmente più grande e così diversa dal modello d’origine? Secondo i designer Fiat è possibile e anche secondo i clienti che sono stati attratti da un taglio dei fari anteriori aggressivo e un andamento del tetto tipicamente 500. Intelligente la scelta di dividere il carattere “avventuriero” da quello più “civile” mediante i due allestimenti Cross e Urban che incentivano i clienti a personalizzare la propria vettura.

Anche in questo caso gli interni sono rifiniti in maniera ottima. Sembra proprio essere una delle Fiat meglio assemblate se non la migliore in questo senso. La plancia è una diretta evoluzione dello stile che abbiamo imparato ad amare su 500 e ora su Nuova 500. Il livello di tecnologia a bordo è discreto (comunque è il medesimo della Renegade) dato che il Sistema Uconnect offre una buona flessibilità essendo completo. Per quanto concerne gli aspetti più tecnici possiamo dire che ricalca ciò che abbiamo già detto per la “Jeeppina” anche se dobbiamo mettere in conto un’aerodinamica decisamente migliore che accompagna il “Suvvino” Fiat. Anche in questo caso, considerando che le premesse erano già buone, Fiat ha fatto colpo sul pubblico con un design che piace visto che era già stato “collaudato” su 500 e su 500L.

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Un colpaccio

Come si può osservare negli ultimi dati di vendita di Fiat e Jeep queste due vetture hanno riscosso un successo che potremmo definire come “interessante”. I Suv di questo segmento stanno diventando sempre più popolari in tutta Europa nonostante un prezzo non popolare. Anche se in ritardo, FCA ha certamente fatto centro con questi due modelli. Ci auguriamo che con il prossimo Suv Alfa Romeo si possa concretizzare un successo simile.

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Alessandro Fruni

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