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General Motors, nuovo rifiuto alla proposta di fusione con FCA di Marchionne

Nei giorni scorsi, l’amministratore delegato di FCA Sergio Marchionne ha riportato in prima pagina, nel corso di un’intervista, l’ipotesi di fusione tra il gruppo Fiat Chrysler Automobiles e l’americana General Motors, uno scenario che lo stesso CEO di FCA sta cercando di far concretizzare già da diversi mesi. In queste ore, dopo lunghe settimane di silenzio, che ha fatto seguito ad un primo rifiuto della CEO di GM Mary Barra di incontrare Marchionne, General Motors, tramite una nota stampa rilasciata al Detroit Free Press, ha pubblicamente affermato di non aver alcun interesse verso questa possibile fusione futura. Ecco quanto si legge dalla nota rilasciata oggi da General Motors “Il nostro management e il consiglio di amministrazione lavorano sempre per massimizzare il valore per gli azionisti. Dopo aver completato un’attenta revisione su una possibile fusione con Fca, abbiamo concluso che l’esecuzione del nostro piano è la strada migliore per creare valore per gli azionisti”

Si tratta di poche parole ma che evidenziano come la dirigenza di General Motors non presenti alcuna intenzione di voler dar vita ad un’alleanza con FCA preferendo l’attuale piano di sviluppo che dovrebbe garantire agli azionisti del colosso americano introiti decisamente migliori rispetto a quanto potrebbe accadere con una fusione di FCA. A questo punto, Marchionne e la dirigenza di FCA, che ha già espresso in passato pieno supporto all’amministratore delegato, potrebbe anche dar vita ad azioni che potremmo definire “ostili” al fine di forzare a mano alla controparte di General Motors per portare a termine un processo di fusione. Pochi mesi fa, ricordiamo, alcune indiscrezioni evidenziavano la volontà di Marchionne di fare pressioni su General Motors tramite alcuni fondi hedge ed altri investitori interessati all’ipotesi di fusione. Bisogna, inoltre, considerare che il primo azionista di General Motors è, attualmente, il sindacato Uaw attualmente in trattativa proprio con FCA per rinnovare il contratto di lavoro dei dipendenti Chrysler negli Stati Uniti. In sostanza, nel corso delle prossime settimane, nonostante il rifiuto di General Motors, la trattativa per una possibile fusione tra i due gruppi potrebbe anche prendere il via. Attualmente, di fatto, ci troviamo di fronte ad una vera e propria partita a scacchi tra le dirigenze delle due aziende che, su tavoli diversi, stanno valutando la prossima mossa da effettuare.

L’idea di forzare la mano a General Motors è stata confermata già in passato da Marchionne stesso che si è detto più volte convinto della volontà di portare avanti questo programma di fusione. L’amministratore delegato di FCA, infatti, ha dichiarato che “sarebbe irragionevole non forzare e non c’è altra scelta che mettere pressione su Gm per cominciare a discutere“. In conclusione, evidenziamo come l’amministratore delegato di General Motors Mary Barra dovrebbe essere presente, cosi come Marchionne, a Francoforte il prossimo 15 di settembre in occasione dell’apertura dell’edizione 2015 del Salone internazionale dell’auto. In quella sede potrebbe avvenire il primo incontro tra i due. Per ora, quindi, non ci resta che attendere l’arrivo di ulteriori informazioni e indiscrezioni in merito. Senza alcun dubbio, nel corso delle prossime ore o, al massimo, nel corso dei prossimi giorni dovrebbero emergere nuovi dettagli. Continuate a seguirci per saperne di più.

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